Una piccola scena futura

Perché con Minako e Homura nella stessa squadra sarebbe successo

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  1. lord Martiya
     
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    “Riguardo al combattimento di oggi, vorrei fare delle critiche.” disse Minako.
    “Partiamo da te, Mami. Hai bisogno di una maggiore economia nei movimenti, e di un costume che impedisca il movimento di quei meloni.”
    “Co-co-cosa?!” fece Mami, completamente rossa in viso.
    “Per il mal di schiena.” spiegò Setsuna. Poi, indicando il proprio petto (ancora più prosperoso di quello di Mami, almeno per il momento), aggiunse: “Fidati, ne so qualcosa.”
    “Quello, e ti sbilanciano.” continuò imperterrita Minako. “Aggiungici che, a differenza di Artemis, i mostri che affronti sono troppo insensibili per farsi distrarre dallo spettacolo...”
    “Ehi!”
    “Non provare a negarlo. Anzi, chi fra i presenti non si è fatto minimamente distrarre da Mami alzi la mano.”
    Setsuna alzò la mano, e Kyubey l'orecchio.
    “Perché mi guardi così, Mami? Non capisco: le nostre specie sono così diverse che sarebbe un atto estremamente perverso.” spiegò l'Incubator quando Mami lo guardò male, fra le malamente nascoste risate di Homura.
    “Tu zitta che dopo ne ho anche per te.” ordinò Minako alla cronauta. “Oltre a questo... Mami, sei in grado di riprodurre armi a ripetizione?”
    “Non nelle presenti condizioni di stress.” ammise Mami.
    “Capisco... Homura... Chi è il depravato che ti ha insegnato a sparare un fucile?”
    “Uh... Nessuno, perché?”
    “Perché spari da schifo e sprechi una quantità indecente di munizioni. Con la pistola te la cavi, ma col fucile fai pena. Più tardi rimedieremo, assieme ad un corso sull'uso sicuro delle armi da fuoco.
    “A parte questo, vorrei una lista delle tue armi.”
    Per la sorpresa di Madoka e Sayaka ma non degli altri, Homura l'aveva già pronta. Incompleta, perché aveva fatto alcune acquisizioni proprio quella mattina e non aveva ancora avuto il tempo di catalogarle.
    “1-wood driver? Hai combattuto con una mazza da golf?” disse Minako dopo aver letto la prima voce sulla lista.
    “No, il mio mentore mi ha suggerito di trovare qualcos'altro prima della prima missione.”
    “A proposito, vorrei sapere dove hai trovato le istruzioni per le bombe. È una violazione della Legge sul Controllo degli Esplosivi.” Homura indicò l'URL a fianco della voce, e due giorni dopo il sito Hara Hara Tokei Online sarebbe stato oscurato direttamente dal computer del webmaster appena arrestato. Giusto il tempo per Minako di scaricarlo lei stessa ed usarne le sezioni sulle tattiche della guerriglia per addestrare Mami.
    "Perché la lista include quelli?" chiese Setsuna dopo aver notato un elemento alquanto inconsueto.
    "Perché li ha usati per incendiare la casa dei Mikuni." replicò Minako.
    "Ma-"
    "I terroristi Europei degli anni '70 hanno scoperto come usarli in detonatori di ordigni incendiari, e la scientifica ha trovato tracce di gomma a quell'incendio." spiegò Artemis.
    Setsuna, Mami, Sayaka e Madoka iniziarono a ridere nervosamente."
    “Colt Peacemaker?!” esclamò Minako quando arrivò a quel punto della lista.
    “Uno yakuza che ho visitato fa collezione di armi antiche.” rispose Homura.
    “Immagino che le altre vecchie armi vengano dalla stessa fonte... Dopo voglio vedere in che condizioni sono, specie il revolver Tipo 26.
    “Per le armi pesanti, non ho critiche. Suggerirei solo di procurarti un pezzo da 203 ed un paio da 155, non sai mai quando un cannone può essere utile. Oppure, se qualcuno mi procura le schematiche, potrei metterli insieme io.”
    “Mi dia un paio di giorni per trascriverle e sono pronte, sempai.” disse Mami.
    “Dove cavolo siamo finite?” borbottò Sayaka.
    “Nella tetra oscurità del mondo delle Magical Girls c'è soltanto guerra, e conviene essere preparati.” dichiarò Minako. “E come dicono in Russia, la fanteria è la regina della battaglia, ma il cannone è il re della guerra, e sappiamo tutti cosa fa il re alla regina. Ha anche la forma giusta... E le Majo contano come fanteria.”
    Notando che fra le giovani Sayaka era l'unica a non essere arrossita, Minako ridacchiò per un attimo prima di continuare con la spiegazione.
    “Per le armi leggere, ho alcune critiche.” disse. “Prima di tutto, una domanda: perché hai così tante Desert Eagles se non le usi?”
    “Sfasciarle mi rilassa.” spiegò Homura.
    “Capisco... Per le armi principali, ci sono dei problemi che derivano dalla tua fonte di rifornimenti: gli yakuza locali, le Forze di Autodifesa e le basi Americane. Partiamo dal fucile a canna liscia. Di per se un Remington 870 è un ottimo modello... Eccetto che per quello che ci fai tu, cioè fuoco di sbarramento a distanza ravvicinata contro orde di nemici, ha fatto il suo tempo, oggi abbiamo fucili semiautomatici e automatici, e soprattutto con caricatore estraibile.”
    Minako estese le braccia ai lati, e, una piroetta di Artemis più tardi, aveva in mano due fucili, nella sinistra uno che sembrava un fucile tipo AR-15 passato sotto uno schiacciasassi e nella destra uno simile ad un AR-15 gigante, entrambi senza caricatori.
    “Franchi SPAS-15.” disse, mettendo avanti l'arma schiacciata. “Semiautomatico o a pompa a piacere, calibro 12, caricatore estraibile da 3, 6 o 8 colpi, e se ti gira puoi causare uno slamfire senza problemi.” Subito dopo mise avanti l'altro fucile, e partì con un'altra presentazione. “Daewoo USAS-12. Una versione migliorata dell'AA-12, di progettazione Americana.” l'ultima frase era perché Minako non aveva idea se Homura condivideva o meno la diffusa discriminazione verso i Coreani e voleva che scegliesse in piena libertà “Calibro 12, azione a recupero di gas, automatico o semiautomatico a piacere, caricatore a scatola da 10 o a tamburo da 20. Entrambi questi giocattolini sono più adatti, e abbastanza robusti da sbatterli in testa a un famiglio senza romperli. Prendi pure quello che preferisci, parte del mio lavoro è proprio procurarmi queste armi per selezionare dei sostituti all'arsenale attuale della polizia, specie le pistole, e la sovrintendente generale ha detto che posso passarteli.”
    Mentre Homura esaminava le armi per scegliere l'USAS-12 ed Artemis forniva una decina di caricatori vuoti e diverse scatole di munizioni di vario tipo, Sayaka si ricordò di una cosa: “La polizia non aveva già adottato una semiautomatica?”
    “SIG-Sauer P230 e P232 in .32 ACP. La Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza ha ascoltato esperti senza esperienza che pensano che una 9mm sia troppo potente e non hanno mai sentito parlare dei Juramentados.”
    Sayaka fece per chiedere chi erano i Juramentados, ma Madoka, che per qualche motivo conosceva la storia, le fece cenno di aspettare, e Minako continuò: “Per farla breve, una piccola pallottola calibro .22 LR può ammazzare anche un elefante se lo becca nella vena giusta, ma ci mette ore a dissanguarlo abbastanza. E l'arma di un poliziotto non serve a uccidere i criminali ma a impedir loro di far male a qualcuno, e quindi deve neutralizzarli SUBITO. Ma vallo a ficcare in testa a quegli esperti senza esperienza...
    “Homura... Potrei vedere la Beretta?”
    Homura le passò la pistola, con caricatore estratto e niente colpo in canna per l'approvazione di Minako, e fece un paio di controlli.
    “Caricatore Mec-Gar e munizioni militari Giapponesi, vedo.” commentò. “Quindi niente problemi di munizione troppo potente o inceppamento... A proposito, dopo voglio vedere gli altri caricatori.
    “Questo gioiellino ha subito delle critiche perché è stato progettato per la munizione standard NATO con cui sono state condotte le prove, e non per l'esagerata versione della Parabellum usata da certi Americani, e perché il Congresso non voleva acquistare caricatori dalla Beretta o lasciarli fabbricare in pace a Mec-Gar o Airtronics. Fra queste e altre fesserie e il casino con la Colt Double Eagle, una mia collega che lavora spesso all'estero ha perso ogni fiducia nelle armi Americane moderne. Una critica giustificata, però, è che la Beretta 92 è un'arma relativamente grossa, e non è facile da sparare per chi ha mani piccole... Come te. Che diavolo ti è saltato in mente di usarla?”
    “La P9 ha solo nove colpi.” rispose Homura.
    “E la P226 dell'Unità Speciale d'Abbordaggio ne ha fino a 20. Ma immagino che andare fino a Etajima sia scomodo, e visto che sono pochi rubare una delle loro armi verrebbe notato subito e provocherebbe un casino immenso. Fa nulla, perché nel frattempo l'evoluzione tecnica ha fornito qualcosa di meglio.”
    Minako estese nuovamente la mano, ed Artemis le fornì una semiautomatica scarica, mentre diversi caricatori caddero sul tavolo davanti a lei.
    “Beretta Px4 Storm, versione Sub Compact adattata ai caricatori da 20 delle versioni di taglia completa.” disse mentre la appoggiava davanti a Homura. “Ottima per persone dalle mani piccole, e infatti quella mia collega ne usa una da quando ha dovuto sostituire la vecchia pistola. C'è anche una voce che sia stata sviluppata appositamente per un gruppo antiterrorismo Italiano composto da bambine cyborg, ma spero che sia una balla...”
    “Perché mi stai dando queste armi?” chiese Homura.
    “Per tenerti viva, splendore.
    “Passando al fucile e la mitragliatrice, il primo problema è il calibro 5.56 NATO: creato specificamente per il tiro automatico dopo che, come si aspettavano gli Inglesi, gli Americani hanno scoperto che un fucile d'assalto da 7.62 NATO ti finisce in faccia a ogni raffica, ma, come è appena saltato fuori, con una gittata troppo corta in campo aperto e spesso non abbastanza letale. Purtroppo al momento non ci possiamo rimediare: oggigiorno l'unico calibro intermedio che ha a disposizione sia fucili d'assalto che mitragliatrici è il 7.62x39, e procurarselo in quantità sufficienti qui in Giappone è praticamente impossibile persino sul mercato nero.
    “Visto che restiamo sul calibro 5.56 NATO, la mitragliatrice MINIMI può ancora andare, visto che è un'ottima arma. Il fucile Howa Tipo 89 è un altro paio di maniche: si può sapere perché tu, che con le armi lunghe hai una mira schifosa, hai scelto un fucile del cavolo il cui UNICO pregio è che è estremamente preciso?”
    Homura non aveva una risposta.
    “Aggiungici che, lungo com'è, è difficile da manovrare, e ti saresti trovata meglio persino con le famigerate versioni di prima produzione della carabina M4 e del fucile L85, il vecchio Howa Tipo 64 con le sue munizioni anemiche, o, Usagi ce ne scampi, IL DEMENZIALE FAMAS F1!” incalzò Minako, tendendo la mano ad Artemis le passò un fucile. “Beretta SCP 70/90. Non è il meglio in circolazione, ma è abbastanza efficace, è sufficientemente accurato, o lo sarà dopo che avrai imparato a sparare, costa poco, e, a differenza di quell'Howa, lo puoi sbattere in testa a qualche famiglio senza romperlo.
    “E ora scusami ma devo andare in una zona malfamata a pestare qualche criminale per sfogarmi. Una tiratrice del cavolo che usa un fucile di precisione...”
    “Tutto sommato l'ha presa bene, quella dell'Howa.” commentò Artemis. Poi, prima che qualcuno facesse notare che non sembrava averla presa tanto bene, aggiunse: “Due mesi fa un agente della mafia di non ricordo quale paese l'ha minacciata con un fucile Artic Warfare brandito come un mitra, e all'infermeria del carcere gliel'hanno dovuto estrarre dal sedere.”
    “Vedo che prende sul serio il suo lavoro...” commentò Madoka, la prima a riprendersi, riferendosi sull'enfasi che la polizia Giapponese metteva nell'istruire chi richiedeva il porto d'armi.
    “A volte pure troppo.”
    Minako rientrò dalla porta con un'espressione pericolosamente dolce e tranquilla, ed afferrò il braccio di Homura.
    “Homura, cara, dimmi... Per caso le armi che hai 'acquisito' stamattina sono quelle che si trovavano su di una nave di contrabbandieri in complicità con un gruppo di terroristi nello Xinjiang che è approdata ieri per un'avaria ed ha subito un'ispezione a sorpresa, e che dopo l'ispezione sono state confiscate e messe nella camera blindata della polizia?” chiese dolcemente.
    “Uh... Sì.” rispose Homura. Via il dente, via il dolore, no?
    “Capisco... Ragazze, per favore, uscite. Artemis, fai in modo che fuori non si senta un suono.
    Mezz'ora dopo, Homura uscì pallida come un cencio.
    “Homura-san... Cos'è successo?!” le chiese Madoka abbracciandola.
    Homura fece per aprire bocca, poi si divelse e corse al bagno, da cui si sentirono rumori tipici di nausea.
    “Nulla di brutto, le ho solo descritto con dovizia di particolari vari incidenti in cui delle armi usurate o non abbastanza robuste hanno ceduto alla potenza delle loro munizioni.” spiegò Minako mentre usciva dalla stanza. “C'era l'incidente di un Navy SEAL che si è trovato il carrello della Beretta 92F nell'occhio perché era stata caricata con munizioni troppo potenti, quello del-”
    “Minako!” gridò Artemis, interrompendola prima che potesse spaventare le presenti. “Era necessario?”
    “Artemis, fra quelle armi ci sono una mitragliatrice MG 42 e un mitra MP 40. Non riproduzioni, veri residuati della Seconda Guerra Mondiale. Con munizioni 7.92 Mauser a piena potenza fresche di fabbrica e Parabellum potenziate Russe. A meno che non avesse perse prima, qualche raffica e bam! Homura dalla mano monca!
    “Ora vieni a darmi una mano. Ho fatto tirar fuori le armi a Homura, e dobbiamo riportarle alla polizia. Come diavolo avranno fatto a procurarsi subito le Beretta Storm...”


    Nota storica: i Juramentados delle Filippine sono il primo incontro degli eserciti Occidentali con attacchi suicidi sistematici ed il terrorismo di matrice islamica: credendo che sarebbero immediatamente ascesi al paradiso, i Juramentados compivano un rituale che comprendeva l'avvolgersi il corpo con delle corde per poi attaccare poliziotti e soldati Cristiani all'arma bianca, colpendo di spada e coltello finché non moriva (risultato solito) o non c'erano più nemici a tiro (improbabile). Gli Spagnoli, armati con revolver Smith & Wesson Model 3 e revolver Merwin Hubert nel debole calibro .44 Russian ed abituati a considerare la pistola degli ufficiali come uno strumento per giustiziare prigionieri e traditori, avevano poche difese contro questi attacchi, in quanto la pallottola, pur mortale, non li abbatteva subito e le corde rallentavano la perdita di sangue. Dopo aver rimpiazzato gli Spagnoli alla fine della guerra del 1898, gli Americani, essendo Americani ed abituati dalle guerre contro gli Indiani e problemi di banditismo a considerare le pistole come un'essenziale arma da guerra e difesa personale, dopo l'iniziale sgomento decisero di rimpiazzare i revolver Colt Model 1892 nell'inefficace calibro .38 Long Colt con armi più potenti (nell'ordine: i vecchi revolver Colt Single Action Armi in calibro .45 Colt, tirati fuori dai magazzini come tappabuchi intanto che inventavano qualcosa di meglio, già a fine 1898 i revolver Smith & Wesson Model 10 nell'allora nuovissima cartuccia .38 Special, l'anno dopo una versione potenziata della .38 Special caricata con polvere senza fumo, e, come soluzione finale per lo US Army, la leggendaria Colt Model 1911), risultando in una serie di figure da chiodi per i Juramentados (abbattuti non appena lanciavano il loro grido di guerra) e la conseguente diminuzione del fenomeno fino alla scomparsa quasi totale. L'ultima conseguenza a lungo termine di questo incontro è il fallimento miserabile dei kamikaze e degli altri attacchi suicidi Giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale, in quanto gli Americani avevano ormai imparato a fiutarli e sparare con tutto quello che avevano.


    Nota tecnica 1: la scelta del calibro 5.56 NATO è il risultato di una serie di scelte attuate senza dare retta alle opinioni dei soldati che dovevano usare quelle armi. Trascurando l'esperienza Tedesca nella Seconda Guerra Mondiale, gli alti comandi Americani rifiutarono la relativamente debole munizione .208 British ed imposero la 7.62x51mm come standard NATO, per poi scoprire in Vietnam che il suo uso a raffica risulta in un tiro impreciso e spesso un naso rotto per il rinculo eccessivo (l'AK-47 non aveva questo problema proprio perché gli alti comandi Sovietici fecero tesoro dell'esperienza Tedesca ed ordinarono che i fucili automatici che dovevano selezionare non usassero una pallottola a piena potenza ma l'intermedia 7.62x39mm). A quel punto passarono da un estremo all'altro, adottando il fucile M16 e la pallottola 5.56 NATO che, dopo aver risolto i problemi iniziali del fucile, si dimostrò all'altezza, anche se non letale quanto preferibile... Eccetto che, come saltato fuori nelle occupazioni di Afghanistan e Iraq, ha una gittata effettiva decisamente scarsa, col risultato che in campo aperto è nettamente inferiore non solo ad armi che usano munizioni a piena potenza ma persino ai vecchi AK-47. Al momento attuale la NATO, basandosi sui rapporti dei soldati che dovranno usarle e di collaudatori esperti, sta valutando se conviene di più adottare una versione a gittata allungata della 5.56 NATO, una versione indebolita della 7.62 NATO o (scelta apparentemente più probabile) adottare la nuova 6.8 Remington SPC (che si è dimostrata superiore alla 7.62x39mm).


    Nota tecnica 2: la lista dei fucili che sarebbero stati migliori per Homura è stata scelta per essere insultante: la carabina M4, per quanto perfezionata annualmente, al momento dell'introduzione era un disastro (anche se non è ancora perfetta è diventata una buona arma, e certi reparti dell'Esercito Italiano la usano al posto delle armi di tipo AR 70/90, almeno per ora); la prima versione del fucile L85, meglio noto fuori dal Regno Unito come SA-80, è stata fabbricata da operai specializzati che sapevano che sarebbero stati licenziati appena finito il lavoro e che non si sono preoccupati di farlo bene, dando luogo ad un elenco di guasti enorme (le versioni successive sono molto più affidabili); l'Howa Type 64 usa principalmente una versione depotenziata della 7.62 NATO per permettergli di sparare a raffica e adattarlo al fisico del Giapponese medio (più gracile rispetto a quello di un Europeo o di un Americano), ma è pesante e tende a usurarsi troppo rapidamente con le 7.62 NATO standard; e il FAMAS F1 è stato rovinato da scelte idiote quali il non usare caricatori STANAG ma caricatori Francesi monouso, riutilizzare i caricatori monouso, ed un tale adattamento ad una versione Francese della 5.56 NATO (che tra l'altro è finita fuori produzione, quindi hanno dovuto farla produrre da una ditta degli Emirati Arabi Uniti che non badava alla qualità) che quando è caricato con le pallottole standard non solo rischia di spaccarle ma ha la stessa precisione di una PISTOLA (personalmente non mi spiego perché non l'abbiano ancora rimpiazzato con qualcosa di decente, perlomeno la versione G2 che ha corretto quei difetti). Quanto al Beretta SCP 70/90 ed il suo progenitore AR 70/90... È una buona arma, ma è meno robusta di altre e, essendo ormai abbastanza datata, è decisamente pesante e relativamente poco maneggevole (peso aumentato dalle nervature di rinforzo). Tutte queste armi sono o già state sostituite o destinate a essere rimpiazzate in tempi brevi, o da versioni migliorate o da altri modelli.


    Nota comica: E adesso sapete dov'è che Homura ha trovato le armi che ha usato in Rebellion.

    Edited by lord Martiya - 12/8/2015, 20:46
     
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  2. Sergio Turbo
     
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    Spassoso. Però a questo punto mi immagino che Homura si procurerà una MG42/59 o una MG3, soprattutto nel caso abbia fatto in tempo a sparare un paio di raffiche della MG42 storica...
     
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  3. lord Martiya
     
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    In futuro, probabilmente. Ora come ora, non ha tempo... E non potrà usarla a lungo. In Corea di sicuro, ma al momento della standardizzazione in 7.62x39mm le converrà passare a qualcos'altro... Probabilmente una versione della Minimi.

    E no, non ha fatto in tempo: le ha rubate il giorno dello scontro con Charlotte ed ha subito dovuto andare a dare una mano, e subito dopo Minako ha trascinato tutte a casa di Mami per infliggere le sue critiche spietate (il motivo per cui non c'è Mikomi: quella mattina era rimasta a casa).
     
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  4. Sergio Turbo
     
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    O forse l'avevano lasciata a casa per evitarle di incontrare Minako in modalità maestrina ipersevera.
     
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  5. lord Martiya
     
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    Essendo un'istruttrice severa ma imparziale, è più probabile che VOGLIANO farle incontrare.
     
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  6. lord Martiya
     
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    Nuova possibile scena futura: il primo incontro fra Sayaka e Minako.


    Madoka, Sayaka e Hitomi stavano andando alla stazione di polizia di Mitakihara, in parte perché Minako doveva incontrarsi con suo padre e in parte perché la ragazza aveva i suoi sospetti sulla nuova compagna di classe.
    "Voglio dire, quella sembra quasi una stalk-"
    "AAAAAAAH!"
    "E non farti rivedere senza una lettera di dimissioni appropriata!"
    Le ragazze rimasero ammutolite osservando un poliziotto volare fuori dal portone con un labbro spaccato, gli occhi pesti ed il cinturone (senza pistola) infilato là dove non batte il sole, mentre sulla porta potevano vedere una poliziotta bionda e stupenda di taglia minuta.
    "Aino-san, che cos'è successo?" sentirono la voce del padre di Sayaka.
    "Il buffone ha cercato di convincere una vittima di stupro che il fatto non poteva accadere solo perché il sesso di vittima e criminale erano invertiti, e gli ho fatto notare come sia indegno di essere un poliziotto." rispose la donna.
    "Ma-"
    "Conosco la legge. Ora mi scusi, ma devo andare a spiegare a una vittima di stupro che i nostri saggi legislatori hanno deciso che il crimine di cui è vittima non può essere commesso a suo danno e che il meglio che possiamo fare è sbatter dentro la stronzetta per molestie."
    La donna rientrò, e le tre studentesse si avvicinarono con cautela.
    "Papà, chi era quella?" chiese Sayaka
    "Aino Minako della polizia di Tokyo." rispose lui. "La sovrintendente più giovane della storia, una poliziotta in gamba e imparziale... E una furia scatenata. E pare che un tempo fosse anche peggio."
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    IL SEGUITO DELLA SCENA DI CUI SOPRA, DA METTERE POI

    "IO NON HO FATTO NIENTE! SONO UNA DONNA, NON POSSO AVER MOLESTATO UN UOMO!"
    "In verità ti dico, una donna può molestare un uomo. E questo viene da una donna pervertita che almeno sa tenere le mani a posto." rispose Minako con un ghigno mentre la trascinava via in ceppi (per qualche motivo aveva 'dimenticato' le manette, ed aveva dovuto ricorrere ad un sostituto molto più pesante).
     
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